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Carmen Di Pietro ha fatto il suo ingresso nel salottino di Silvia Toffanin con la consueta verve e il suo inconfondibile senso dell’umorismo. Quest’anno, la celebre showgirl compirà 60 anni e ha colto l’occasione per condividere con il pubblico di Verissimo alcuni aspetti della sua vita, caratterizzata da momenti di grande gioia ma anche da situazioni imbarazzanti, come la domanda di Silvia riguardo alla pensione di reversibilità.
La claustrofobia e il percorso personale
Durante l’intervista, Carmen Di Pietro ha parlato apertamente della sua claustrofobia, rivelando un episodio particolare avvenuto su un treno fermo per dieci minuti. “Sono andata dal capotreno per avvisarlo”, ha raccontato. Nonostante abbia tentato di affrontare il problema cambiando due psicologi, la situazione non è migliorata. Carmen ha anche discusso della sua famiglia, esprimendo il suo amore per i figli, Alessandro e Carolina, descritti come le sue più grandi gioie. Ha condiviso un aneddoto riguardante il figlio, che attualmente si trova in Danimarca per un programma Erasmus. “Spero che la ragazza che frequenta sia intelligente, altrimenti non la accetto in casa”, ha scherzato. Inoltre, ha rivelato che, da giovane, sognava di lavorare nel mondo dello spettacolo, ma ha anche vissuto momenti difficili, come dormire sui treni per partecipare ai provini a Roma. “Tornando alle mie origini, un giorno tornerò a zappare la terra”, ha affermato con una nota nostalgica.
Riflessioni sulla vita e le relazioni
Carmen Di Pietro ha dedicato una parte significativa della conversazione ai due uomini più influenti della sua vita: il padre Donato e Sandro Paternostro. Ha descritto il padre come un eroe e ha espresso il rammarico di non aver potuto aiutarlo nella sua lotta contro il fumo. “Se solo l’avessi portato a fare una visita a Roma, forse avrei potuto fare qualcosa per lui”, ha detto. Riguardo a Sandro Paternostro, Carmen ha sottolineato il ruolo fondamentale che ha avuto nella sua vita, definendolo un compagno, un amante e una figura paterna che le ha fornito un senso di protezione che non avrebbe mai ricevuto da un coetaneo.
Quando Silvia Toffanin ha sollevato la questione della pensione di reversibilità, Carmen ha risposto con un certo imbarazzo, ma senza alcuna vergogna. “Non c’è niente di male. Sono vedova, perché dovrei vergognarmi? Non mi sono mai sposata, ma ho avuto storie d’amore significative e ho ricevuto una benedizione in chiesa con il padre dei miei figli“, ha spiegato, chiarendo la sua posizione con franchezza.
La chiacchierata con Silvia Toffanin ha messo in luce non solo la personalità vivace di Carmen Di Pietro, ma anche le sue esperienze di vita, che l’hanno resa la donna che è oggi. La sua storia continua a ispirare e a intrattenere, dimostrando che ogni capitolo della vita porta con sé insegnamenti e momenti indimenticabili.