
Canone Rai, in questi casi non devi pagarlo. Foto logo: Facebook, @rai - popmag.it
Essere a conoscenza dei propri diritti e dei dettagli relativi alla prescrizione del canone Rai può fare la differenza nel bilancio familiare.
Il canone Rai è un tributo annuale che molti italiani si trovano a dover pagare, spesso con riluttanza. Conoscere le situazioni specifiche in cui il pagamento del canone non è richiesto è fondamentale per evitare spese inutili e risparmiare.
In questo articolo, esploreremo quando non è necessario pagare il canone Rai e le normative riguardanti la prescrizione di questo tributo.
La prescrizione del canone Rai
Attualmente, il canone Rai è addebitato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica, creando confusione tra i contribuenti riguardo ai termini di prescrizione. È comune pensare che, poiché le bollette dell’energia elettrica si prescrivono dopo due anni, anche il canone Rai segua lo stesso termine. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’obbligo di pagamento del canone Rai si prescrive dopo dieci anni, e non dopo due.
- Il canone deve essere considerato come un’unica obbligazione.
- Non si tratta di una serie di pagamenti separati, ma di un tributo unitario.
- La prescrizione decennale si applica anche ad altre imposte come l’Irpef, l’Irap e l’Iva.
Questa distinzione è cruciale, poiché molti contribuenti non sono a conoscenza di questa differenza e potrebbero erroneamente pensare che il termine per la prescrizione sia più breve.
Conservazione delle bollette
Un altro aspetto importante è la necessità di conservare le bollette dell’energia elettrica. Anche se le bollette si prescrivono dopo due anni, quelle contenenti il canone Rai devono essere conservate per dieci anni.

Questo è fondamentale nel caso in cui l’amministrazione richieda la prova del pagamento del canone. Dopo dieci anni, la documentazione può essere distrutta, in quanto l’amministrazione non ha più diritto di richiedere il pagamento.
Categorie esenti dal pagamento
Esistono categorie di contribuenti che non sono tenute a pagare il canone Rai. Tra queste:
- Famiglie a basso reddito.
- Persone over 75 con redditi inferiori a una certa soglia.
- Coloro che non possiedono un televisore.
Queste esenzioni possono rappresentare un vantaggio significativo, quindi è opportuno informarsi e verificare se si rientra in queste categorie.
Nel 2024, il governo ha deciso di ridurre il canone Rai da 90 euro a 70 euro, come previsto dalla Legge di Bilancio. Questo abbattimento di 20 euro è stato possibile grazie a un sostegno statale, ma per il 2025 il canone tornerà al suo importo originale di 90 euro. Questa modifica potrebbe influenzare le scelte delle famiglie italiane riguardo all’abbonamento a servizi di streaming o alla fruizione di contenuti televisivi.
È sempre consigliabile tenere traccia delle bollette e informarsi sulle eventuali esenzioni, per evitare sorprese spiacevoli e, soprattutto, per risparmiare. La gestione consapevole delle proprie finanze è una strategia fondamentale per affrontare le spese quotidiane, e il canone Rai non fa eccezione.