Borse europee in ribasso: Milano e Francoforte registrano le flessioni maggiori

I mercati azionari europei hanno registrato una chiusura negativa il 2 marzo 2025, con Milano e Francoforte che hanno subito significativi cali. Il clima di pessimismo riguardante l’economia degli Stati Uniti, influenzato dalle politiche commerciali dell’ex presidente Donald Trump, ha pesato sulle performance di Borsa.

Andamento delle borse europee

Il 2 marzo 2025, i mercati azionari in Europa hanno mostrato segni di debolezza, seguendo l’andamento negativo di Wall Street. Gli analisti avvertono che l’economia americana potrebbe affrontare una frenata a causa delle politiche commerciali adottate dall’amministrazione Trump e dei recenti tagli alla spesa pubblica. La Borsa di Milano ha chiuso la seduta con un ribasso dello 0,95%, portando l’indice FTSE MIB a 38.225 punti. Francoforte ha registrato la performance peggiore, con un calo dell’1,7%, influenzata anche da tensioni politiche interne. Madrid ha visto una perdita dell’1,3%, mentre Londra, Amsterdam e Parigi hanno chiuso in ribasso dello 0,9%.

Lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi a dieci anni ha mostrato un lieve aumento, chiudendo a 113 punti base, in crescita rispetto ai 111 punti di apertura. Il rendimento dei BTP ha raggiunto il 3,96%, avvicinandosi ai massimi dal luglio 2024. L’euro ha mantenuto una certa stabilità, scambiandosi attorno a 1,084 contro il dollaro, mentre il Bitcoin ha subito un calo significativo, scendendo fino a 78.000 dollari, il livello più basso da novembre.

Settore energetico e titoli in evidenza

Nel settore energetico, il prezzo del gas ha registrato un incremento, con il contratto future sul metano per consegna ad aprile che ha chiuso con un rialzo del 3,1%, arrivando a 41,2 euro al megawattora. Al contrario, il petrolio ha mostrato un andamento debole, con un calo di circa un punto percentuale, cercando di mantenere il livello di 66 dollari al barile.

Tra i titoli più significativi della Borsa di Milano, Buzzi ha subito il calo maggiore, perdendo il 6,1% e scendendo a 48,3 euro. Le banche hanno mostrato andamenti negativi, con Monte dei Paschi di Siena che ha perso il 4,5% e Unicredit il 3,3%. Al contrario, Tim ha mantenuto una performance stabile, mentre Campari e Diasorin hanno registrato rialzi rispettivi del 3,2% e del 4,6%.

La giornata di contrattazioni del 2 marzo 2025 ha messo in evidenza le fragilità del mercato azionario europeo, influenzato da fattori esterni e interni che continuano a generare incertezze tra gli investitori.

Published by
Ludovica Loringa