Le recenti decisioni della Commissione Europea riguardo ai dazi imposti dagli Stati Uniti non sembrano aver generato preoccupazione tra gli investitori. A Milano, il focus è sulla Popolare di Sondrio, che presenta il suo piano industriale.
Le Borse europee iniziano la giornata con un trend positivo, alimentato dalle rassicurazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sulle prospettive economiche del Paese. Tuttavia, rimane un clima di incertezza geopolitica. A poche ore dall’accordo tra Stati Uniti e Ucraina per una tregua di 30 giorni, i media ucraini hanno riportato un attacco di droni sulla capitale. Le principali piazze finanziarie mostrano segni di crescita: Londra guadagna lo 0,2%, Parigi segna un +0,8% e Francoforte cresce dello 0,88%.
Piazza Affari apre in territorio positivo, con l’indice Ftse Mib che, nei primi scambi, registra un incremento dello 0,87%, raggiungendo quota 38.024 punti. Anche l’Ftse All Share mostra un incremento dello 0,84%, posizionandosi a 40.243 punti. L’Ftse Star, invece, segna un rimbalzo dello 0,94%, arrivando a 44.488 punti. Gli investitori sono particolarmente attenti all’evoluzione della guerra commerciale, in seguito alla risposta dell’Unione Europea ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio, che prevede tariffe su beni americani per un valore di 26 miliardi di euro. A Milano, l’attenzione è rivolta in particolare ai titoli del settore automobilistico e della difesa.
Il settore bancario è in fermento, con particolare attenzione verso Popolare di Sondrio, che registra un incremento del 1,76% in Borsa in concomitanza con la presentazione del nuovo piano industriale. Il piano, che copre il periodo 2025-2027, mira a consolidare i risultati record ottenuti nel 2024, nonostante la diminuzione dei tassi di interesse. L’istituto ha fissato un obiettivo ambizioso: raggiungere un utile netto cumulato di 1,8 miliardi di euro nel triennio. Per il 2027, l’utile netto previsto è di 583 milioni di euro, sottolineando la volontà di crescita e stabilità dell’istituto.
Per quanto riguarda le materie prime, il mercato del petrolio mostra un andamento stagnante, con il Brent scambiato a 69,5 dollari al barile e il Wti a 66,3 dollari. Il prezzo del gas naturale, invece, è in lieve aumento, con scambi a 42,8 euro al Mwh sulla piazza di Amsterdam, riflettendo le fluttuazioni della domanda e dell’offerta.
Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi apre a quota 105 punti, con il rendimento del decennale fissato al 3,99%. Questa misura è un indicatore importante della salute economica italiana rispetto agli standard europei e viene monitorata dagli investitori per valutare il rischio associato ai titoli di Stato italiani.