Borse asiatiche in movimento e future USA in ribasso: timori per economia e inflazione

Le Borse asiatiche hanno mostrato andamenti contrastanti nella giornata del 5 marzo 2025, mentre i future su Wall Street registrano un calo significativo. Gli investitori sono preoccupati per la solidità dell’economia americana, mentre in Cina si registrano pressioni deflazionistiche che influenzano il mercato globale.

Andamenti delle borse asiatiche

Nella sessione di oggi, i mercati asiatici hanno mostrato risultati misti. In particolare, Tokyo ha registrato un incremento dello 0,4%, accompagnata da Seul con un aumento dello 0,3% e Sydney che ha visto un incremento dello 0,2%. Al contrario, Hong Kong ha subito una flessione dell’1,7%, mentre i listini cinesi di Shanghai e Shenzhen hanno mostrato performance fiacche, con Shanghai in calo dello 0,2% e Shenzhen in leggero rialzo dello 0,1%.

Negli Stati Uniti, i future su Wall Street sono scesi di circa mezzo punto percentuale, mentre i future sulle Borse europee sono in rialzo. Questi andamenti contrastanti sono il risultato di una crescente incertezza economica, alimentata da dati recenti del mercato del lavoro americano, che hanno mostrato un aumento della disoccupazione al 4,1%%, insieme a tagli nei posti di lavoro pubblici.

Pressioni deflazionistiche in Cina

Le recenti statistiche sull’inflazione in Cina, che hanno evidenziato un calo oltre le attese del 0,7% a febbraio, hanno messo in luce come il paese stia affrontando forti pressioni deflazionistiche. Questi dati hanno sollevato preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla stabilità economica della nazione asiatica, con potenziali ripercussioni sui mercati globali.

La situazione è ulteriormente complicata dalle incertezze legate alla politica tariffaria del presidente americano Donald Trump. Il presidente ha recentemente dichiarato che l’economia americana sta attraversando “un periodo di transizione”, non escludendo la possibilità di una recessione. Queste affermazioni hanno contribuito ad aumentare l’avversione al rischio nei mercati, portando a un clima di cautela tra gli investitori.

Rendimenti e valute

In attesa dei dati sull’inflazione americana, previsti per mercoledì, i rendimenti dei Treasury sono in flessione. Gli analisti prevedono un possibile nuovo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a maggio, come misura per sostenere l’economia. Nel frattempo, il dollaro continua a rimanere debole, toccando minimi da novembre nei confronti dell’euro, quotato a 1,0837.

Anche il mercato delle materie prime ha mostrato segni di debolezza, con il prezzo dell’oro che si attesta a 2.913 dollari l’oncia, in calo dello 0,1%. Il petrolio ha visto una flessione con il WTI sotto i 67 dollari al barile, scendendo a 66,94 dollari, a causa delle preoccupazioni legate all’economia cinese. Infine, il bitcoin è in calo dell’1%, scambiandosi poco sopra gli 82 mila dollari.

Published by
Ludovica Loringa