
Le Borse europee continuano a registrare un andamento negativo, mentre aumenta l’apprensione tra gli investitori riguardo a una possibile **decelerazione** dell’**economia** statunitense. Questo scenario è influenzato dalle **politiche commerciali** del presidente **Donald Trump** e dai suoi recenti provvedimenti che riguardano la **spesa pubblica** e la **forza lavoro**. Nella giornata del 15 gennaio 2025, **Francoforte** perde lo 0,8%, mentre **Milano**, **Londra** e **Parigi** segnano un calo dello 0,4%. Le aspettative per l’apertura di **Wall Street** sono altrettanto negative, con i **future** su **Nasdaq** e **S&P 500** in ribasso di oltre un punto percentuale.
Intervista a Trump e preoccupazioni economiche
Nel corso di un’intervista rilasciata a **Fox News**, **Trump** ha dichiarato che l’**economia americana** si trova in un “periodo di transizione” a causa dell’implementazione delle sue **politiche**, non escludendo la possibilità di una **recessione**. **Paul Donovan**, capo economista di **UBS**, ha sottolineato che “i **mercati** stanno diventando sempre più preoccupati per le **prospettive di crescita** nel 2025”.
Speculazioni sui tassi d’interesse
In questo contesto, si intensificano le **speculazioni** su un possibile abbassamento dei **tassi d’interesse** da parte delle **banche centrali**, il che sta portando a un calo dei **rendimenti** dei **titoli di Stato**, in particolare negli **Stati Uniti**.
Andamento dei titoli di Stato e del mercato valutario
Il **BTP** italiano ha registrato una diminuzione di 3 punti base, portandosi al 3,927%, mentre il **differenziale** con il **Bund** rimane sostanzialmente stabile a 112 punti base. Le preoccupazioni riguardanti una potenziale **frenata economica** si riflettono anche sul **dollaro**, che tocca i minimi da novembre nei confronti dell’**euro**, scambiandosi a 1,086. Il mercato del **petrolio** si mantiene relativamente stabile, influenzato dai timori legati alla **Cina** e al calo dei **prezzi** registrato a febbraio, con il **WTI** che oscilla attorno ai 75 dollari al barile. Al contrario, il **gas naturale** mostra una ripresa, superando i 40 euro al megawattora, con un incremento del 2% a 40,81 euro.
Andamento dei titoli a Piazza Affari
A **Piazza Affari**, il titolo di **Iveco** scivola del 2,6%, insieme a **MPS** (-2,6%), **Azimut** (-2,5%), **Buzzi** (-2,3%) e **Fineco** (-2,2%). Tuttavia, il settore delle **utility** sostiene il listino, con **Hera** in aumento del 2,9%, **Enel** del 2,2% e **Terna** del 2,1%. **Leonardo** avanza dell’1,3% in attesa dell’aggiornamento del piano previsto per domani. Infine, **Ferragamo** registra un notevole incremento del 7,6%, mentre la **Juventus** subisce una flessione significativa, perdendo il 6%.