Giornata negativa per i mercati finanziari europei, che hanno registrato un significativo ribasso, aggravato dall’apertura in calo di Wall Street. L’entrata in vigore dei nuovi dazi imposti dal presidente americano Donald Trump ha avuto un impatto notevole. A partire dal 4 marzo 2025, i dazi riguardano specificamente Canada, Messico e Cina, mentre le tensioni sui dazi europei continuano a crescere.
Le Borse europee hanno chiuso in rosso, con Piazza Affari che ha visto il suo indice principale, il Ftse Mib, scendere del 3,41%, chiudendo a 37.736 punti. Tra i titoli più colpiti, Stellantis ha subito un calo del 10,1%, seguito da STMicroelectronics con un -8,3% e Iveco con un -7,7%. Anche altri settori, come quello dell’energia, dell’automobile e delle banche, hanno contribuito al ribasso generale. A fine giornata, anche i principali listini del continente europeo hanno mostrato segni di debolezza, con Francoforte in calo del 3,54%, Parigi del 1,85% e Londra del 1,27%.
La situazione non è migliorata oltreoceano, dove anche Wall Street ha vissuto una giornata difficile, accentuando il calo con il passare delle ore. Alla chiusura, il Dow Jones ha registrato una perdita dell’1,55%, fermandosi a 42.520,99 punti. Anche il Nasdaq ha chiuso in ribasso, con una flessione dello 0,35% a 18.285,16 punti, mentre lo S&P 500 ha visto una diminuzione dell’1,11%, chiudendo a 5.778,18 punti.
Con l’entrata in vigore dei dazi, gli investitori sono preoccupati per le ripercussioni economiche che potrebbero derivare da questa nuova fase di tensione commerciale. Le dichiarazioni del presidente Trump, che ha giustificato le sue scelte come necessarie per proteggere l’economia americana, non hanno rassicurato i mercati, portando a un clima di incertezza.
In questo contesto, le reazioni politiche non si sono fatte attendere. La premier italiana Giorgia Meloni ha espresso preoccupazione riguardo alla possibilità che questa guerra commerciale possa danneggiare non solo gli Stati Uniti ma anche le economie alleate. Durante un’intervista, Meloni ha affermato che una guerra commerciale non è vantaggiosa per nessuno, evidenziando l’importanza di mantenere relazioni commerciali stabili e proficue tra i paesi.
Le parole della premier italiana si inseriscono in un dibattito più ampio riguardo all’impatto dei dazi sulle economie globali. Molti esperti avvertono che tali misure potrebbero portare a una spirale di ritorsioni che andrebbero a colpire non solo i mercati, ma anche i consumatori e le imprese.
La giornata si chiude quindi con un clima di incertezza e preoccupazione per l’economia globale, mentre gli investitori attendono ulteriori sviluppi e dichiarazioni da parte dei leader politici e economici.