
La Germania, nel 2025, ha intrapreso un cambiamento significativo nella sua politica economica, abbandonando l’austerità e preparando il terreno per un aumento degli investimenti pubblici. Questa decisione è stata formalizzata con l’approvazione da parte del Bundestag di una riforma costituzionale che elimina il Schuldenbremse, il freno al debito introdotto nel 2009 dall’allora cancelliera Angela Merkel. Questa clausola limitava il debito annuale tedesco a un massimo dello 0,35%, ostacolando così le possibilità di intervento pubblico nell’economia.
L’approvazione della riforma, avvenuta il 15 gennaio 2025, ha visto il Parlamento convocato in via eccezionale, garantendo la maggioranza necessaria di due terzi. Questo passaggio ha dato una notevole spinta al leader conservatore Friedrich Merz, permettendo al futuro cancelliere di pianificare investimenti per centinaia di miliardi di euro. I partiti conservatori, in particolare la CDU di Merz e i socialdemocratici (SPD), sono attualmente in trattativa per formare una coalizione centrista, con l’obiettivo di istituire un fondo da 500 miliardi di euro destinato alle infrastrutture.
Prospettive di crescita economica
Secondo l’istituto economico tedesco DIW, questo nuovo fondo potrebbe incrementare la produzione economica annuale di oltre due punti percentuali nei prossimi dieci anni. Con l’accordo per il programma di spesa in difesa e infrastrutture, le previsioni indicano una crescita del 2,1% nel 2026, rispetto all’1,1% inizialmente stimato. Anche l’IfW ha rivisto le sue stime di crescita, prevedendo un aumento dell’1,5% nel 2026, grazie alla spesa pubblica prevista.
I settori delle costruzioni e degli armamenti beneficeranno maggiormente di questi investimenti. Le costruzioni saranno fondamentali per ripristinare le infrastrutture tedesche, mentre il settore degli armamenti risponderà alla crescente domanda di riarmo in tutta Europa. Le aziende di altri paesi, in particolare la Francia, potrebbero trarre vantaggio da queste nuove opportunità. Infatti, il presidente francese Emmanuel Macron si è recato a Berlino il 16 gennaio 2025 per discutere con il cancelliere uscente Olaf Scholz e il futuro cancelliere Merz, cercando di convincere il leader della CDU a optare per armi europee piuttosto che statunitensi.
Il futuro del debito tedesco
Con l’aumento degli investimenti, il debito della Germania è destinato a crescere, ma rimarrà comunque inferiore a quello della zona euro, che attualmente si attesta all’88,7%. Altri grandi paesi europei come Francia, Italia e Spagna presentano debiti superiori, rispettivamente del 110,8%, 137,7% e 108,9%. Nel 2024, il rapporto debito/PIL della Germania era circa del 64%, e secondo Joerg Kraemer, capo economista della Commerzbank, questo valore potrebbe aumentare di circa dieci punti percentuali nei prossimi anni.
Kraemer prevede che, nei prossimi dieci anni, il rapporto debito pubblico/PIL potrebbe raggiungere il 90%, ma questo dipenderà dall’andamento dell’inflazione, rendendo difficile fare previsioni precise.
Stabilità finanziaria e rating
Nonostante l’aumento del debito, Berlino potrebbe mantenere il suo prestigioso rating tripla A, il massimo riconoscimento che un’agenzia di valutazione del credito può assegnare a uno Stato. Questo suggerisce che la stabilità finanziaria della Germania continuerà a essere considerata elevata sui mercati internazionali. La decisione di investire in spese pubbliche e in infrastrutture potrebbe rivelarsi un passo cruciale per il futuro economico della nazione, garantendo al contempo la fiducia degli investitori e delle agenzie di rating.