La Germania si prepara a un voto anticipato di grande importanza, previsto per il 23 febbraio 2025, mentre l’Europa guarda con preoccupazione agli sviluppi politici del Paese. La situazione è delicata, non solo per l’emergere dell’estrema destra, ma anche a causa di una crisi economica che sta mettendo a dura prova le fondamenta della nazione. Con l’energia a basso costo dalla Russia, le esportazioni verso la Cina e la sicurezza garantita dagli Stati Uniti che si stanno sgretolando, Berlino è costretta a riconsiderare le proprie strategie.
Rafael Loss, Policy Fellow del programma Defence, Security and Technology dell’Ecfr, sottolinea che il nuovo governo tedesco dovrà affrontare questioni simili a quelle dei primi anni della Repubblica di Bonn. I leader futuri si troveranno a dover prendere decisioni cruciali per garantire la sovranità dell’Ucraina e la sicurezza del continente europeo di fronte a potenziali aggressioni russe, in un contesto che potrebbe vedere un ridotto supporto da parte degli Stati Uniti.
La crescente preoccupazione per la sicurezza ha invaso anche il campo economico, costringendo Berlino a rivedere le proprie politiche. Con l’estrema destra populista, rappresentata da Alternative für Deutschland (AfD), che sta guadagnando terreno nei sondaggi, la situazione si complica ulteriormente. Il partito, guidato da Alice Weidel e sostenuto da figure come Elon Musk, è attualmente isolato, senza alleati disposti a collaborare.
I sondaggi elettorali vedono i conservatori della Cdu/Csu, capitanati da Friedrich Merz, in testa con il 30% delle preferenze. Seguono l’AfD con il 20%, la Spd del cancelliere uscente Olaf Scholz al 16%, i Verdi al 13% e Die Linke al 7%. Le forze politiche come l’Alleanza di Sarah Wagenknecht e i Liberali si trovano a rischio di esclusione dal Bundestag, con percentuali rispettivamente del 5% e del 4%.
Il risultato delle elezioni non avrà solo ripercussioni sul futuro della Germania, ma influenzerà anche gli equilibri politici europei e le dinamiche internazionali. In questo contesto, la maggior parte dei cittadini tedeschi continua a sostenere l’invio di aiuti militari all’Ucraina, mentre la questione della sicurezza rimane un tema marginale nella campagna elettorale.
La leadership tedesca ha mostrato cautela in risposta alle recenti dichiarazioni di Donald Trump, che ha messo in discussione il principio di “nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina“. Questa reazione è influenzata dalla paura che formazioni come l’AfD possano sfruttare le discussioni su coscrizione e aumenti della spesa per la difesa a loro favore.
Loss evidenzia che il nuovo governo dovrà affrontare sfide simili a quelle del passato, come fece Konrad Adenauer nel dopoguerra. Le scelte che i futuri leader tedeschi saranno chiamati a fare saranno decisive per la stabilità dell’Ucraina e la sicurezza europea, in un contesto geopolitico in rapida evoluzione.