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Assegno unico sbrigati, non c'è più tempo rischi di perderlo (popmag.it)
L’assegno unico universale rappresenta un pilastro fondamentale per il sostegno economico delle famiglie italiane.
Introdotto con il decreto legislativo n. 230/2021, questo aiuto economico richiede un’attenzione particolare, soprattutto con l’arrivo del 2025. È cruciale che i percettori di questo sostegno si attivino per rinnovare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) entro il 28 febbraio.
La mancata presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro questa scadenza comporterà conseguenze significative, con i beneficiari che, a partire da marzo, riceveranno solo l’importo minimo di 57,5 euro mensili per ciascun figlio a carico con meno di 21 anni.
Cosa devi fare e quando per non perdere l’assegno unico
Recentemente, l’INPS ha comunicato importanti aggiornamenti attraverso la circolare n. 33 del 2025, fornendo dettagli sui requisiti e sugli importi aggiornati dell’assegno unico. È fondamentale sottolineare che l’importo è stato rivalutato in base all’ultima variazione ISTAT, che ha registrato un incremento dello 0,8%. Questa rivalutazione è parte di un processo continuo di adeguamento delle prestazioni sociali, volto a garantire che le famiglie ricevano un supporto adeguato in base alle mutate condizioni economiche.
La presentazione della DSU è un passaggio cruciale per il rinnovo dell’assegno unico. L’INPS consiglia di inviare la richiesta il prima possibile, poiché si segnalano ritardi nell’elaborazione delle domande a causa dell’elevato numero di richieste. La DSU può essere presentata in vari modi:
- Direttamente sul sito dell’INPS.
- Tramite l’app INPS MOBILE.
- Rivolgendosi a un patronato.
È essenziale che le famiglie si organizzino per tempo, evitando problematiche future e garantendo la continuità del supporto economico. Inoltre, chi ha già presentato una domanda di assegno unico negli anni precedenti e non ha ricevuto risposte negative non è tenuto a presentare una nuova domanda. L’INPS continuerà a erogare l’assegno in modo automatico, a meno che non ci siano state variazioni nella situazione economica o familiare.
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Da marzo 2025, l’importo dell’assegno unico sarà calcolato in base alla nuova DSU presentata. Pertanto, è essenziale che le famiglie aggiornino la propria situazione economica per ricevere l’importo corretto. In assenza di un nuovo ISEE, l’assegno sarà erogato solo con gli importi minimi, insufficienti a coprire le spese quotidiane di una famiglia, specialmente in un contesto economico difficile.
Scadenze importanti per i beneficiari
Le scadenze sono fondamentali per garantire che le famiglie non perdano il diritto a ricevere l’assegno unico nelle misure adeguate. Se la DSU viene presentata entro il 28 febbraio 2025, gli importi saranno adeguati già dal mese di marzo. Tuttavia, se la DSU viene presentata entro il 30 giugno, gli arretrati dal mese di marzo fino a giugno saranno erogati a partire da quella data. È chiaro che ogni giorno conta, e il ritardo nella presentazione della DSU può portare a un significativo impatto economico sulle famiglie.
In assenza di un aggiornamento dopo il 30 giugno, l’assegno continuerà ad essere erogato con l’importo minimo, una sfida per le famiglie già in difficoltà. È cruciale mantenere una comunicazione costante con l’INPS per monitorare e aggiornare la propria situazione.
In conclusione, l’assegno unico rappresenta un passo importante verso un sistema di sostegno più equo per le famiglie italiane. È essenziale che i beneficiari siano proattivi nel gestire la propria situazione economica e nel mantenere aggiornata la propria DSU. Con l’approssimarsi della scadenza del 28 febbraio, comprendere l’importanza di questa certificazione è fondamentale per ricevere il giusto sostegno economico.