
Ecco cosa cambia per l'affitto, tieni sott'occhio le scadenze (popmag.it)
Ecco le date importanti per evitare sanzioni. Ritardi oltre i 20 giorni possono portare a sfratti. Controlla sempre il tuo contratto.
Il pagamento dell’affitto è una delle spese più significative per molti cittadini e rispettare le scadenze è cruciale per evitare conseguenze negative. Nel 2025, è fondamentale prestare attenzione alle tempistiche di pagamento dell’affitto, sia per tutelarsi da possibili sanzioni sia per mantenere buoni rapporti con il locatore.
In questo articolo, esploreremo le scadenze specifiche per il pagamento dell’affitto e forniremo informazioni utili per una gestione corretta delle tempistiche. Essere precisi nei pagamenti è importante per evitare brutte sorprese indesiderate.
Scadenze di pagamento dell’affitto: la normativa
La legge italiana offre una certa flessibilità riguardo alle modalità di pagamento dell’affitto. I contratti di locazione possono prevedere pagamenti mensili, trimestrali, semestrali o annuali, a seconda degli accordi tra locatore e conduttore. Sebbene i dettagli specifici siano stabiliti nel contratto, è buona prassi che il pagamento dell’affitto avvenga mensilmente. Questo approccio consente agli inquilini di gestire meglio le loro finanze, distribuendo un’importante spesa su un periodo più ampio.
Un aspetto cruciale da considerare è che il proprietario di casa ha il diritto di intraprendere azioni legali in caso di mancato pagamento, anche se si tratta di una sola mensilità . Pertanto, è fondamentale che gli inquilini siano consapevoli delle scadenze e delle conseguenze di eventuali ritardi.

Nel contratto di locazione sono solitamente indicate le modalità di pagamento e le scadenze. In assenza di specifiche previsioni, si applica la legge sull’equo canone (legge n. 392/1978), che stabilisce come termine per il pagamento dell’affitto il quinto giorno del mese di riferimento. Questa data è comunemente accettata e riflette le abitudini consolidate degli inquilini e dei locatori. Aggiungendo un margine di tolleranza, che di solito varia tra i 5 e i 10 giorni, gli inquilini possono avere una maggiore flessibilità nel rispettare le scadenze.
Tuttavia, un ritardo superiore a tale periodo può portare a complicazioni legali. Nel caso in cui il pagamento non venga effettuato entro i termini stabiliti, il locatore ha la facoltà di invocare una clausola risolutiva espressa, che consente di procedere con lo sfratto per morosità . È quindi fondamentale che gli inquilini siano a conoscenza di tali scadenze e di eventuali termini di tolleranza stabiliti nel loro contratto.
È importante notare che se il pagamento non viene effettuato entro la scadenza, il conduttore ha un margine di 20 giorni per effettuare il pagamento prima di incorrere in rischi di sfratto. Ad esempio, per la mensilità di marzo, l’inquilino ha tempo fino al 25 marzo per effettuare il pagamento senza conseguenze legali.
In sintesi, la gestione del pagamento dell’affitto richiede attenzione e pianificazione. Essere informati sulle scadenze e sui termini previsti dal contratto di locazione è essenziale per evitare complicazioni e mantenere un buon rapporto con il locatore. La trasparenza e la comunicazione tra le parti sono fondamentali per garantire una locazione serena e senza problematiche.