Aeroporto di Venezia: Marchi (Save) illustra strategie su energia e mobilità sostenibile

Nella mattinata del 25 gennaio 2025, si è tenuto a Roma il convegno intitolato “Green Deal del Trasporto Aereo”, organizzato da ENAC e Luiss School of Law. Durante l’evento, il Presidente del Gruppo SAVE, Enrico Marchi, ha presentato una relazione incentrata sull’aeroporto di Venezia e sulle strategie attuate per conseguire l’ambizioso obiettivo delle zero emissioni entro il 2030. Questa sfida è particolarmente significativa, considerando la posizione dell’aeroporto all’interno di un ecosistema lagunare fragile e unico. Marchi ha sottolineato come questa situazione abbia influenzato la pianificazione del Master Plan al 2037, attualmente in fase di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), nel quale sono previsti progetti volti a facilitare tale transizione ecologica.

Le macroaree di azione per la sostenibilità

Nel suo intervento, Enrico Marchi ha delineato le macroaree di azione su cui il Gruppo SAVE sta concentrando i propri sforzi. Queste aree includono l’efficientamento energetico, la circolarità dei processi produttivi, la promozione della biodiversità e l’intermodalità. Un esempio concreto di queste iniziative è rappresentato dallo sviluppo di un ciclo dell’acqua innovativo, realizzato tramite un depuratore di ultima generazione. Questo impianto consente il riutilizzo dell’acqua trattata, non potabile, per le operazioni aeroportuali, portando a un risparmio di circa il 30% di acqua potabile. Inoltre, è stato installato un impianto pneumatico per la raccolta dei rifiuti nel terminal, che si distingue a livello mondiale per la sua efficacia nella separazione e gestione dei materiali di scarto.

Investimenti per energie alternative

Il Master Plan al 2037 prevede anche significativi investimenti nella produzione di energie alternative. Marchi ha evidenziato la realizzazione di un impianto agrivoltaico, che contribuirà a soddisfare il 47% del fabbisogno energetico dell’aeroporto. Inoltre, è prevista la sostituzione della centrale di trigenerazione a gas metano con una nuova generazione che potrebbe utilizzare un mix di idrogeno e biometano. L’intento è quello di sviluppare l’aeroporto di Venezia come un nodo centrale all’interno di un sistema urbano interconnesso, sfruttando le tecnologie digitali per garantire un’integrazione fluida con la città e il territorio circostante. Questo progetto include la costruzione di due vertiporti dedicati a droni alimentati ad idrogeno, potenzialmente prodotto dallo stesso impianto agrivoltaico, e una bretella ferroviaria ad alta velocità attualmente in fase di costruzione.

Autofinanziamento e opportunità perdute

Marchi ha concluso il suo intervento sottolineando l’entità degli investimenti necessari, tutti realizzati in autofinanziamento. Ha espresso rammarico per il fatto che il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) avrebbe potuto fungere da acceleratore per queste iniziative, ma ha notato che le infrastrutture aeroportuali sono state completamente escluse da questa opportunità. La mancanza di supporto ha rappresentato un’occasione persa per il potenziamento delle infrastrutture necessarie a garantire un futuro sostenibile per il trasporto aereo.

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Luca Lincinori