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Acqualagna, situata nella provincia di Pesaro e Urbino, è al centro di un’importante iniziativa per la salvaguardia del tartufo bianco pregiato. Il 2 marzo 2025, il sindaco Pierluigi Grassi ha annunciato la decisione di dedicare un appezzamento di terreno per la micorizzazione di questa pregiata varietà di tartufo, un passo necessario per contrastare il rischio di estinzione di questo prodotto simbolo della zona.
Scelta di Acqualagna come capitale del tartufo
La scelta di Acqualagna come capitale del tartufo non è casuale. Negli ultimi anni, i raccolti hanno subito un drastico calo, con una diminuzione del novanta per cento della quantità di tartufi disponibili. Questo crollo è stato accompagnato da un aumento vertiginoso dei prezzi, che hanno toccato punte di 5.000 euro al chilo. I cambiamenti climatici, con il loro impatto devastante, hanno messo in crisi la produzione, rendendo difficile la crescita del tartufo. La mancanza di temporali e le temperature anomale, con inverni poco freddi e estati torride, hanno contribuito a rendere il terreno inadeguato per la crescita di questo fungo pregiato.
Difficoltà dei cercatori di tartufi
I cercatori di tartufi, nel corso dell’ultima stagione, hanno vissuto momenti di grande difficoltà , tornando a casa con esemplari rachitici e insufficienti per soddisfare la domanda. Sebbene il tartufo bianco possa provenire anche da altri Paesi, la qualità dei tartufi dell’Appennino marchigiano, grazie alla presenza della roverella, è ineguagliabile. La preoccupazione per il futuro è palpabile, con il rischio che anche la prossima annata possa rivelarsi problematica, a causa della scarsità di gelate e di condizioni favorevoli alla crescita.
Iniziativa del sindaco Grassi
Il sindaco Grassi ha spiegato che il terreno scelto per la piantagione si trova vicino all’antica abbazia di San Vincenzo, in un’area comunale attualmente incolta. Qui verranno piantate piante micorizzate di tartufo bianco, donate dall’Amap, l’ente regionale responsabile. Questo rappresenta un esperimento pionieristico per il Comune, che mira a sviluppare nuove tecniche di coltivazione per il tartufo bianco pregiato. Inoltre, l’iniziativa coinvolgerà le scuole, permettendo agli studenti delle elementari e delle medie di adottare una piantina, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni all’importanza della salvaguardia ambientale.
Impegno del Comune e sfide future
Per sottolineare questo impegno, il Comune ha anche rinnovato il logo della fiera del tartufo, raffigurando un’aquila posata su un tartufo, simbolo della salute del territorio e della necessità di proteggere l’ambiente per garantire un futuro a questo prodotto straordinario. Il sindaco ha sottolineato che la vera sfida non è solo il presente, ma ciò che accadrà durante l’estate, in particolare riguardo alla siccità che potrebbe colpire la zona.